Prevenzione sanitaria ibrida: nuovi modelli di check-up

Evento Club – Terme di Saturnia

Stefano Ronchi, Presidente esecutivo Vis, in relazione all’evoluzione del Sistema Sanitario Integrativo a seguito del COVID-19, ha presentato i nuovi modelli di erogazione di prestazioni sanitarie basate sul digital health di Valore in Sanità.

Stefano_Ronchi

VIS è un e-commerce b2b che permette di erogare prestazioni sanitarie a condizioni economicamente vantaggiose agli utenti di Fondi Sanitari e Casse di previdenza, attraverso l’acquisto di una carta virtuale chiamata VIS Card. 

Il modello organizzativo su cui si basa parte dal principio della trasparenza sulla componente economica, redendo quindi esplicite le tariffe scontate su ogni prestazione.

Vis, fondata nel 2018, ha fatturato nel primo biennio di vita 1 milione di euro ed ha investito 1.200.000 euro, (di cui 500 mila di finanziamento soci e 700.000 a cura del fondo Primomiglio SGR) nello sviluppo della piattaforma, che ad oggi ha convenzionate più di 600 strutture sanitarie (centri diagnostici, odontoiatrici e poliambulatori) su tutto il territorio, 30.000 utenti attivi e 75.000 carte vendute a liberi professionisti, avvocati e ragionieri. I principali clienti Vis Card attualmente sono infatti Cassa Forense, Cassa Ragionieri e Confintesa. VIS Card è una carta famiglia, estendibile fino a 5 componenti in totale, attraverso la quale si può accedere a prestazioni sanitarie, ma anche a pacchetti prevenzione e check up, consegna di farmaci/parafarmaci a domicilio e servizi di videoconsulto specialistico. 

A seguito di un cambio radicale in cui le logiche che caratterizzano l’epoca della digitalizzazione stanno impattando sempre di più anche sui modelli di organizzazione ed erogazione dei servizi alla persona, Valore in Sanità ha deciso infatti di investire nei prossimi due anni 2 milioni di euro in telemedicina, non avendo previsto investimenti in marketing b2c e potendo far leva sul canale b2b della società fondatrice Valore.

Per questo Vis ha recentemente ampliato l’offerta di welfare con nuovi modelli di check-up a domicilio, che prevedono servizi di video consulenza con medici certificati fruibili tramite la Vis Card. “La rivoluzione digitale ha determinato la trasformazione di interi settori e quello del welfare non ne è immune, crediamo molto nella telemedicina e per questo abbiamo lavorato per ottenere servizi innovativi e nuove modalità di fruizione di consulti medici costruendo pacchetti di prestazioni misti domiciliare/a distanza”, ha affermato Stefano Ronchi.

Per promuovere la diffusione della telemedicina in Italia, capirne le potenzialità cliniche, individuare le aree terapeutiche e come intervenire a livello di sanità integrativa Vis si avvale dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, con cui è partita una recente collaborazione. L’Osservatorio si occupa d’Innovazione digitale in ambito sanitario da 14 anni, oggi studia in particolare i temi delle terapie digitali, televisite, telemedicina e intelligenza artificiale attraverso una ricerca collaborativa che unisce da un lato l’offerta di servizi di innovazione digitale e dall’altro gli utenti. 

Con Vis il Politecnico di Milano ha istituito un Comitato tecnico-scientifico per avviare un progetto di sensibilizzazione alle potenzialità della telemedicina nella sanità integrativa.

Infine, ha concluso Ronchi, VIS metterà a disposizione delle casse un’offerta di attività di comunicazione per supportarle nel comunicare al meglio agli iscritti il mondo welfare.

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